I nostri Periodici
Qui troverai i periodici delle ACLI Trentine. Costantemente aggiornati e disponibili in formato PDF. Segue


  Vita Cristiana
DIO NEL CUORE CESARE NELLA CITTA'?
Lunedì 11 Ottobre 2010

La rilevanza pubblica del cristianesimo: X Congresso nazionale MEIC (Movimento ecclesiale di impegno culturale) 
Vedi Relazione di Vittorio Prodi

 
I cattolici e il risorgimento
Lunedì 11 Ottobre 2010

I CATTOLICI e il RISORGIMENTO: STATO e CHIESA in ITALIA NEGLI ULTIMI 150 ANNI
La ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia rappresenta una preziosa occasione di riflessione in ordine ai rapporti, periodicamente conflittuali, fra Stato e Chiesa.
Vedi Articolo di Giorgio Campanini

 
Una nuova stagione costituente
Domenica 10 Ottobre 2010

A Reggio Calabria fra qualche giorno si apre la Settimana sociale che si propone di offrire un’agenda di speranza per il futuro del paese. 
Vedi Articolo di Angelo Bertani

 
La solitudine
Venerdì 08 Ottobre 2010

All’inizio del libro della Genesi, al momento della creazione risuonano le prime parole di Dio dette all’uomo e davanti all’uomo. 
Vedi Articolo di Enzo Bianchi

 
XXVIII Domenica del tempo Ordinario – 10 ottobre 2010
Mercoledì 06 Ottobre 2010

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,11-19) 
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!».
Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». 
Vedi Commento di Enzo Bianchi

 
Il perdono non è scordare ma dare fiducia
Lunedì 04 Ottobre 2010

«Dimenticare le colpe? Quello lo può fare solo Dio. Il perdono non può essere cancellazione, né oblio, né gesto di vanità o di arroganza. È un percorso arduo, faticoso. 
Vedi intervista a Enzo Bianchi

 
La pazienza ha un limite
Domenica 03 Ottobre 2010

Io sono arrivato al punto che quando vedo apparire nei titoli dei giornali "Appartamento di Montecarlo", volto pagina. E quando lo stesso argomento viene annunciato nella scaletta dei telegiornali pigio sul telecomando. 
Vedi Articolo di Vittorio Cristelli – Vita Trentina 3/10/2010

 
XXVII Domenica del tempo Ordinario
Mercoledì 29 Settembre 2010

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,5-10) 
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». 
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». 
Vedi Commento di Enzo Bianchi

 
Oltre la sporcizia
Domenica 26 Settembre 2010

Manchiamo di riferimenti? È una frase che spesso si sente dire, con malinconia o con un senso di frustrazione, soprattutto se riferita ai giovani. Li si accusa (e in qualche modo anche ci si scusa) di non essere capaci di cogliere nella nostra società adeguati modelli di vita. 
Vedi Articolo di Carlo Maria Martini – Corriere 19-09-2010

 
XXVI Domenica del tempo Ordinario - 26 settembre 2010
Mercoledì 22 Settembre 2010

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31) 
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.

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